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Anania è tipicamente meridionale, con un ceppo nel potentino, in particolare a Lauria e Nemoli, uno tra catanzarese e crotonese, a Crotone, Cirò Marina, Casabona e Savelli nel crotonese, ed a Curinga, Lamezia Terme, Petronà, Catanzaro, Maida, Isca sullo Ionio e Stalettì nel catanzarese, ed uno tra palermitano e messinese, a Milazzo e San Filippo del Mela nel messinese ed a Palermo e Cinisi nel palermitano. integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi L'origine di questo cognome va ricercata nel nome medievale Anania, l'italianizzazione cioè del personale ebraico Hananiah, che, composto dai termini hannah (favore, grazia) e Yah (Dio), può essere tradotto come grazia di Dio, favore divino (vedi Grazia e Graziadei): in questo contesto, è interessante notare che i nomi Anania e Anna condividono la stessa radice (vale a dire il termine hannah), tenendo conto che nel nome Anna il suffisso Yah è semplicemente implicito - a differenza di Anna, però, il nome Anania viene usato per lo più al maschile. Nell'area siculo-calabrese, ad ogni modo, va precisato che il cognome Anania dovrebbe avere o un'origine grika - soprattutto nel messinese - o un'origine arbëreshë (più probabilmente greco-albanese), derivando appunto dal nome greco Ananias (l'italiano Anania). In conclusione, dunque, si tratta della cognominizzazione del nome personale dei capostipiti.
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