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APICE

Dossier Araldici

Apipise
Variazioni Cognome: Apice
Stemma della famiglia Apipise Nobili: Spain - Italy
Titoli: Señores - Familia Noble
Lingua del testo: Español

Traccia araldica

Nota Bene:

Una Traccia araldica è un dossier preparato da un programma di intelligenza artificiale utile quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti. La presenza di una Traccia araldica indica che esistono informazioni araldiche e/o storiche per comporre un documento araldico dopo avere eseguito una ricerca professionale approfondita.

D'apice
Stemma della famiglia D'apice Nobili: Italia
Titoli: Baroni - Nobili
Lingua del testo: Italiano

Stemma della famiglia

Apicella
ref: 5162

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Blasone:
(Italiano)
D'azzurro alla croce fioronata di nero.

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Ricerca Origine etimologica dei cognomi Italiani

APICE | APICELLA

Apice è tipico di Napoli e dintorni, Apicella è tipico campano, del napoletano e salernitano in particolare, dovrebbero derivare dal nomen latino Apicius di cui abbiamo un esempio in una satira di Giovenale: "...emit sibi. multa videmus quae miser et frugi non fecit Apicius. hoc tu succinctus patria quondam, Crispine,...", tracce di questa cognominizzazione le troviamo a Pietrelcina (BN) fin dalla seconda metà del 1500 con un certo Consultore Apicella, a Napoli nel 1600: "...Fiorello Apicella Fr. Ioannes Baptista, Neapolitanus, floruit circa medietatem saeculi XVII ...". integrazioni fornite da Fabio Paolucci Apicella è un tipico cognome campano, con epicentro a Cava de'Tirreni (SA), Salerno e Napoli, nonchè in costiera amalfitana nei comuni salernitani di Tramonti, Maiori, Vietri sul Mare e Minori, e nell'Agro Nocerino - sarnese nei centri di Nocera Superiore, Nocera Inferiore ed Angri, sempre nel Salernitano, ma ampiamente diffuso in più nuclei in tutto il territorio nazionale.  Più ipotesi possono essere formulate circa l'origine etimologica. La prima intuizione muoverebbe a pensare ad una probabile derivazione latina, ma sono molti i termini della lingua parlata dai nostri lontani antenati che si possono ricollegare etimologicamente al cognome in questione. Il primo vocabolo latino da tenere in considerazione è il sostantivo apex, icis, che può essere tradotto con i significati di apice, punta, sommità, apice come segno della vocale lunga (apex litterarum), cresta, ciuffo di penne sul berretto o sull'elmo, ornamento, sommo decoro, grado.  Apicella potrebbe quindi derivare da un soprannome legato all'attività svolta o ad una specifica connotazione fisica del Capostipite.  Un altro termine da considerare è apica, ae, termine che designava un particolare tipo di pecora che non ha lana al ventre: in tal caso, il cognome potrebbe derivare dall'attività di pastore, allevatore, tosatore o produttore di formaggi e latte di pecora.  Sempre legato al mondo delle attività agresti è il vocabolo apicia: era chiamata con questo nome una particolare uva moscata che dava luogo al cosiddetto vinum apicium, vino ampiamente apprezzato nell'antica Roma.  In ultima analisi, Apicella potrebbe derivare dalla cognominizzazione del nome di persona Apicius, nome di un famosissimo ghiotto gastronomo Romano vissuto sotto Tiberio: egli fu autore di un'opera in dieci libri, fortunatamente giunta fino ai nostri giorni, il de re coquinaria, in cui trattava dei piaceri della tavola e dei modi di stimolare l'appetito.  Per il motivo appena citato, il nome Apicio fu soprattutto usato al femminile per auspicare e sottolineare le buone doti culinarie di una fanciulla, destinata a diventare una onesta sposa e fattiva donna di casa. Apicius divenne così al femminile Apicia, in termini domestici e affettivi Apicellula, da cui Apicella.  Tale ultima considerazione, che sembra la più accettabile, dimostrerebbe il fatto che sono tanti e di origine diversa i ceppi Apicella, anche se localizzabili nella medesima circoscritta area geografica: tale combinazione è dovuta con ogni probabilità alla maggiore diffusione, ancora nel Medioevo per tradizione popolare, del nome di persona Apicia più in area campana che in altri luoghi italici. Da diverse Apicia sarebbero quindi sorti e si sarebbero poi ramificati i svariati ceppi Apicella nel corso dei secoli.  Ancora un'ultima considerazione, da non sottovalutare, riguarderebbe la derivazione del cognome non dal nome Apicia, ma da un tipo di attività molto fiorente in passato, soprattutto in epoca medievale: quella dell'apicoltore e produttore di miele, alimento fondamentale per la dieta del passato e adoperato anche allo scopo di conservare altri generi alimentari.  In tal senso Apicella deriverebbe dall'unione dei due termini ape, o al plurale api (da apis, is), e cella (da cella, ae), cioè cella per api in senso popolare, ossia in latino parlato, quindi alveare artificiale costruito dall'apicoltore al fine di produrre del miele. Potrebbe anche derivare dal toponimo campano Apice (BN).

Fonte bibliografica "L'origine dei cognomi Italianim storia ed etimologia" di E. Rossoni disponibile online su: https://archive.org/


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