Portas è tipico del sud della Sardegna, di Quartu Sant'Elena, Cagliari e Monserrato nel cagliaritano e di Portoscuso, Iglesias, Masainas, Giba e San Giovanni Suergiu nell'iglesiente, dovrebbe derivare dal fatto che i capostipiti abitassero nelle vicinanze delle porte del paese. integrazioni fornite da Giuseppe Concas PORTA; PORTAS: il primo ha presenze in tutta l'Italia, con le punte più alte in Lombardia e Piemonte, il secondo è tipicamente sardo ed ha la sua maggior diffusione nell'area di Cagliari. Il termine deriva dal latino porta, che genericamente significa entrata, passo, ingresso, ma specificamente ingresso nel paese, nella città: porta urbis; porta villae, oppidi. In italiano prende il significato più ampio di ingresso: in un cortile, in una casa, in un luogo, in un qualsiasi ambiente. Nella lingua sarda attuale esiste la voce porta, ma si tratta di italianismo o al più, di catalanismo; la vera voce sarda è yànna, iénna, yénna jénna, génna, yànua, ènna. Nella attuale parlata campidanese il termine porta è ormai di uso comune insieme a "enna" "genna"; si dice: "Abérri sa porta"! - "Apri la porta"! O: "Abérri s'énna, sa génna"! Nella toponomastica è rimasto, per lo più, il termine antico: nei passi montani, nei valichi etc. troviamo; s'énna o sa génna o sa yanna, etc. Cito ad esempio alcuni passi di montagna del Linas: Génna de Muxèrru; Genna de Edàli; S'énna de su Pirastu; Génna de Mirràtta; Génna de Farracèus; Genna de Frufuris; S'Enna de su Mruvòni,
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