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AYMERICH

Dossier Araldici

Aymerich
Stemma della famiglia Aymerich Nobili: Italia - Spagna (Sardegna - Catalogna - Baleari)
Titoli: Marchesi
Lingua del testo: Italiano

Aymerich
Stemma della famiglia Aymerich Nobili: España (Cerdeña)
Titoli: Señores - Caballeros - Familia Noble
Lingua del testo: Español

Traccia araldica

Nota Bene:

Una Traccia araldica è un dossier preparato da un programma di intelligenza artificiale utile quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti. La presenza di una Traccia araldica indica che esistono informazioni araldiche e/o storiche per comporre un documento araldico dopo avere eseguito una ricerca professionale approfondita.

Aymerich
Stemma della famiglia Aymerich Nobili: France (Périgord)
Titoli: Famille Noble - Chevaliers - Seigneurs
Lingua del testo: Français

Stemma della famiglia

Aymerich
ref: 49852

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Blasone:
(Français)
Écartelé; aux 1. et 4. écartelé en sautoir; a. et d. d'or à quatre pals de gueules b. et c . d'argent à l'aigle de sable; aux 2. et 3. d'azur à une tour d'argent ouverte et ajourée de sable acc. de trois besants d'argent rangées en chef.

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AYMERICH

Estremamente raro è cagliaritano di origini catalane, si tratta di un casato nobile aragonese che giunto a Cagliari vi prese dimora, detenne il marchesato di Laconi (NU) fin dal XV° secolo, la viscontea di Sanluri (CA), la baronia di Ploaghe (SS) ecc.  Nel 1470 il Re di Spagna Giovanni d'Aragona concesse a Pietro Aymerich la carica di console di Sicilia. integrazioni fornite da Giuseppe Concas AYMERICH: non è chiaramente un cognome sardo, ma ha la sua maggiore diffusione in Sardegna (in campo nazionale), sin dai tempi antichi. Non ne conosciamo con esattezza il significato e l'etimologia, ma crediamo che derivi dal nome Amerigo. Gli Aymerich di Sardegna appartengono ad una antica casata, del ceto borghese di Castel di Cagliari. La loro prima presenza in Sardegna ed esattamente a Cagliari risale alla metà del Trecento (erano mercanti catalani, probabilmente di Barcellona; si interessavano soprattutto di commercio). Nel XV° secolo divennero una delle famiglie più potenti della città. Estesero i loro traffici commerciali in tutto il Mediterraneo Occidentale. Nel 1486 acquistarono la Signoria di Mara, elevata a Contea nel 1641. Il loro primo titolo nobiliare risale al 1521, per investitura di Carlo V imperatore. Nel corso del XVII° secolo gli Aymerich entrarono in possesso del feudo di Villamar, del marchesato di Laconi, della baronia di Plaghe, del viscontado di Sanluri (Di. Sto. Sa. Di F. C. Casula). Non troviamo il cognome nei Condaghi, tra i firmatari della Pace di Eleonora del 1388, nelle Carte Cagliaritane, ma, nell'opera "De Rebus Sardois IV°" (di) Ioannis Francisci Farae - (pag. 234 cv. 10- 28), troviamo: "Anno deinde 1481 coniuncto insulae Sardiniae et Siciliane regno Aragoniae.in Calaiutana urbe (Calatayud - attualmente 18 mila abitanti circa - capoluogo della omonima Comunidad - della regione autonoma dell'Aragona - nord est della Spagna, non lontano dai Pirenei).eodem anno Eximen Peres prorex Sardorum (Ximen Perez vicerè di Sardegna), conventus, quos parlamentum  appellant, in Castro Calaris habuit, paesentibus Petro Pilares, archiepiscopo calamitano, Ioanne Fonesa, Iacobo Maraquis, Ioanne Fabra, Andrea Sunyero, Francisco Zunquello, Petro Martino de Ferrariis, Berengario Granello, Ioanne Rodo, Ioanne Andrea, Petro de Cervello, Petro Fortesa, Galcerando Iuliano, Petro Mara de Lacana, Salvatore de Sena, Ludovico Castelv', Iacobo Aragall et Petro Gomes praesulum, magnatum et civitatum (rappresentanti delle varie categorie cittadine), necnon (ed inoltre) Arnaldo Roca, Bernardino Margens, Ioanne Nicolao Aymerich, Antonio Martino et Antonio Aymerich Calaris consulibus (consoli di Cagliari)". . Separatamente dagli Aymerich di Cagliari, nella storia della Sardegna ricordiamo Amerigo Nicolò Aymerich, vescovo della Diocesi di Bosa dal 1351 al 1355, nel periodo della guerra tra il regno giudicale di Arborea ed il regno catalano aragonese di Sardegna. Dai documenti della diocesi di Bosa risulta  nativo di Maiorca. Ebbe molti impegni con la Curia Romana, pertanto si curò solo relativamente della Diocesi. Sono numerosi gli Aymerich che hanno marcato la storia medioevale e moderna della Sardegna. Noi del Medio Campidano ricordiamo mons. Aymerich Michele Antonio, vescovo della diocesi di Ales Terralba dal 1788 al 1806, figlio del marchese di Laconi, cagliaritano di nascita, laureato in diritto canonico e civile a Torino e nominato vescovo della suddetta diocesi dal papa Pio VI nel 1788. Si interessò molto ai problemi del Campidano e della Sardegna in genere. Sostenne sempre, tra l'altro, la necessità di conferire tutte le cariche religiose e civili solo ai sardi residenti in Sardegna. Fu senz'altro il degno successore di mons. Giovanni Maria Pilo. etc. Nella storia d'Europa è invece opportuno ricordare Nicolàs Aymerich ( 1320 - 1399) catalano di Gerone (città a nord di Barcellona), teologo cattolico dell'Ordine dei Domenicani, Inquisitore Generale della Corona d'Aragona, autore dell'opera "Directorium Inquisitorum", il manuale dell'Inquisitore, del 1376, che precede il "Formicarius"(1435) di Iohannes Nider ed infine il "Malleus Maleficarum", il vero e proprio manuale di "caccia alle streghe" (il Malleus contiene incredibili affermazioni contro la donna: leggere per credere- cerca nell'Web, Malleus Maleficarum), il cui testo fu redatto dai frati domenicani Jacob Sprenger e Henric Kramer nel 1486. Attualmente il cognome Aymerich è presente in 6 Comuni italiani, di cui 3 in Sardegna: Cagliari 13, Pula 6, Laconi 5.

Fonte bibliografica "L'origine dei cognomi Italianim storia ed etimologia" di E. Rossoni disponibile online su: https://archive.org/


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