Nota Bene:
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Tuci è tipicamente toscano di Pistoia in particolare e di Quarrata, Pieve a Nievole, Monsummano Terme e Serravalle Pistoiese nel pistoiese, di Prato, di Castagneto Carducci e Livorno nel livornese e di Firenze, dovrebbe derivare dal nome Tucius, Tucia, di cui abbiamo un esempio in Tertulliano: "..Nota haec sunt omnia ex historicis et commentatoribus, de nuntiis victoriae Macedonicae, virginibus Vestalibus, Tucia et Claudia, et Domitio Aenobarbo, quem respiciens Martialis scribit ..", o dal nome della Gens Tucia, dobbiamo inoltre considerare che l'Etruria in epoca romana era chiamata anche Tucia: "..Tercia dicta fuit Berta ex Tucia oriunda..". integrazioni fornite da Andrea Manni Il cognome Tuci è presente solo in Toscana, tipico del pistoiese, del pratese, del fiorentino e del livornese. Potrebbe derivare dal nome medievale Tucio, Tucius-Tucii in latino. Il nome Tucio si può anche ritenere variante grafica di Tuccio (Tuccius), che può essere aferesi di vezzeggiativi come Albertuccio, Robertuccio, Donatuccio. Il nome personale Tucio è menzionato in merito a un Tucio di Simone nei "Documenti per la storia dell'arte senese" di Gaetano Milanesi (Pubblicato da O. Porri, Siena 1854, Vol. II, p. 30) che riporta un estratto dell'Archivio delle Riformagioni datato 7 febbraio 1407 (Archivio delle Riformagioni di Siena, Libro d'Entrata e Uscita del Camarlingo). Da notare come nello stesso documento il nome venga riportato in entrambe le versioni, Tucio e Tuccio: « Maiestro Tadeio di Bartalo, dipentore die avere a dì vij di Feraio 1407 fior: vinti sanesi per la dipentura di san Christofano, e quelo che più dichiarrà Bartolommeo di Giovanni Ciechi e Tucio di Simone, in chui fu chomeso, quando sarà trato a fine la detta fighura. E la detta fighura la de' mettare a oro fino e azuro oltramarino. -- A dì xj d'Aprile lodaro Tuccio di Simone e Bartalomeo di Giovanni Ciechi, che maestro Taddeo avesse per l'oro e per l'azurro, fior: tredici sanesi. ».
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